In molti si interrogano su quali siano i servizi per anziani forniti in Italia.
Molte società private (soprattutto di tipo cooperativo) si sono attrezzate per fornire risposte adeguate alle necessità degli anziani e delle loro famiglie.
Sono sorte, pertanto, molte case di riposo, a dimensione più o meno ristretta, che perseguono il fine di accogliere la persona in tutte le sue esigenze: vitto, alloggio, laboratori di socializzazione, attività ricreative, cura e sostegno per i non autosufficienti.
Le strutture in questione sono dotate di un team di lavoro vario e specializzato: si va dagli infermieri ai cuochi, dagli educatori al personale di segreteria. Ovviamente, per sostenere i costi della prestazione si dovrà pagare una retta mensile. Ecco perché in molti casi occorre chiedere supporto al servizio pubblico.
Il nostro sistema costituzionale, infatti, prevede di prendere in carico le esigenze dei più bisognosi: fanciulli, disabili, anziani, indigenti e, per il principio di eguaglianza sostanziale, nessuno può subire discriminazioni sulla base delle proprie condizioni personali, sociali, di salute o economiche. In particolare, i servizi sociali, hanno il dovere di monitorare, direttamente e indirettamente, le condizioni della fascia più avanzata della popolazione e di intervenire laddove se ne presenti la necessità. Le prestazioni fornite agli anziani sono diverse e di differente natura (economica, materiale, umana); tra tutti, vediamo quelle più importanti:
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pensione: a chi ha raggiunto una determinata fascia di età (mediamente 65 anni) e uno specifico limite contributivo (o retributivo), l’Inps eroga, a seconda dei casi, la pensione di anzianità o di vecchiaia;
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indennità di accompagnamento: l’anziano invalido totale (e, quindi, non autosufficiente) che non sia in grado di deambulare autonomamente ha diritto a una prestazione economica periodica per far fronte all’esigenza di dotarsi di un accompagnatore (viene, inoltre, rilasciato uno specifico contrassegno di circolazione e di sosta negli spazi riservati);
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esenzione dal ticket sanitario: anche se è compito dello Stato individuare i livelli essenziali di assistenza, spetta alle Regioni gestire e organizzare la sanità all’interno del proprio territorio; tale disciplina varia da contesto a contesto, ma nella maggior parte dei casi, gli anziani, sono esentati dall’obbligo di contribuire alle spese del servizio pubblico;
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servizio di assistenza domiciliare: è garantito dal servizio sanitario nazionale a favore degli anziani non autosufficienti che necessitano di assistenza periodica di tipo medico, infermieristico o riabilitativo per le persone che non sono in grado di deambulare o di spostarsi dalla propria dimora per raggiungere le strutture di diagnosi e cura presenti su tutto il territorio nazionale;
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fornitura degli apparecchi medici necessari a uno stile di vita dignitoso (ad esempio le carrozzine);
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esenzione dal pagamento dei mezzi di trasporto: come avviene per il ticket sanitario, anche questa ipotesi rientra nelle competenze regionali; tuttavia, la tendenza generale è quella di riconoscere agli anziani la possibilità di spostarsi liberamente sul territorio senza dover sostenere i costi ferroviari e di linea;
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consegna di pasti a domicilio: se l’anziano, oltre a non essere autosufficiente, è anche solo e abbandonato a se stesso, il servizio sociale deve farsi carico della sua alimentazione.
(Fonte: tratto dall'articolo)