In occasione della seconda Giornata Nazionale della Salute della Donna, gli esperti della Campagna ‘Stop alle Fratture’ – prima e unica iniziativa educazionale italiana rivolta alle donne sopra i 50 anni di età per informarle sulle possibili conseguenze dovute alla fragilità scheletrica – hanno posto l’accento proprio sulle comorbidità che possono rappresentare un grande rischio per il sesso femminile. Sono diverse e molteplici le cause concomitanti di insorgenza di osteoporosi, o della forma più grave, la fragilità ossea. In Italia 250.000 donne all’anno subiscono una frattura del femore oppure dell’anca, dovuta proprio alla fragilità ossea. Prevenire l’osteoporosi severa si può e occorre valutare anche i primi sintomi, soprattutto se la paziente già presenta patologie che possono essere associate all’aumento del rischio di fratture. Ancora troppo spesso invece, in Italia si tende a sottovalutare l’osteoporosi, o ad accorgersene solo a danno prodotto. Per sensibilizzare sui rischi di frattura, sul sito www.stopallefratture.it, tutte le donne dai 50 anni in poi, anche con presenza di comorbidità, possono accedere al Defra Test online (http://www.stopallefratture.it/test_autodiagnosi.aspx), un tool di autodiagnosi per valutare il rischio personale (basso, medio, elevato, molto elevato) di fratturarsi nei successivi 10 anni.
(Fonte: tratto dall'articolo)