"Quand’ero bambino io, i grandi non ti lasciavano fare niente. Ci voleva una marca da bollo anche per parlare con uno che aveva due anni più di te.
Ricordo quando si andava a mangiare dai parenti, prima di uscire di casa mia mamma mi ricordava i miei diritti, e poi estraeva le tavole della legge: «Non rubare i soprammobili - Dai la mano a tutti - A tavola non parlare - Non soffiarti il naso sulle tende - E nemmeno sulla tovaglia...», eccetera.
Purtroppo però da quando ero bambino a quando sono diventato grande, c’è stata una catastrofe. Psicologi dell’infanzia e pedagoghi si sono scatenati, e dove non sono arrivati loro ci ha pensato Internet a capovolgere lo status delle cose.
Morale: oggi, che toccherebbe a me comandare, sono i bambini a farlo".
(Fonte: tratto dall'articolo)