Ci sentiamo esasperati dai nostri genitori? Viviamo come un peso il rapporto con loro? Ci annoiamo o ci irritiamo? Oppure, da madre o da padre, siamo delusi, feriti dai comportamenti dei nostri figli, o contrari alle loro scelte? Siamo schiacciati dal senso di colpa o di impotenza?
Sono segnali che ci dicono che dovremmo apportare un cambiamento a quella relazione, con tutto l’amore possibile.
Ma come svolgere il nostro ruolo di figlio o di figlia, una volta raggiunta l’età adulta? E come, dal canto opposto, essere buoni genitori di figli ormai cresciuti?
Sylvie Galland affronta questi temi, basando le sue riflessioni su più testimonianze. Presenta gli adattamenti necessari nella relazione tra genitori e figli durante le diverse età della vita, che, con l’invecchiamento dei primi, possono portare fino all’inversione dei ruoli. Descrive le condizioni che ostacolano il progresso reciproco e suggerisce possibili vie d’uscita da compiti, lealtà e sistemi relazionali costrittivi per entrambi.
Con quale obiettivo? Che genitori e figli, insieme, possano trovare un sano distacco che permetta l’ascolto e il riconoscimento vicendevole, incontri autentici e una comunicazione vivace.
(Fonte: www.feltrinelli.it)