Grazie a ginnastica, esercizi per la mente, musicoterapia sono stati rallentati i sintomi dell’Alzheimer di circa un anno e mezzo in 400 malati. E’ questo il risultato raggiunto dall’esperimento eseguito dal consorzio “Train the Brain”, come spiega uno dei partecipanti, Lamberto Maffei, neurologo del Cnr e professore emerito alla Normale di Pisa. La ricerca è stata pubblicata su Scientific Reports. Lo sport fa bene alla mente perché implica tutto il cervello, attivando la zona del cervelletto, l’area più ricca di neuroni. Con movimenti controllati, modulati, precisi e ordinati, come avviene con il Tai chi ad esempio, si migliora la memoria spaziale, l’affluenza verbale e la memoria prospettica. Inoltre, riferiscono i familiari dei 400 malati dell’esperimento, i pazienti hanno anche avuto un miglioramento nell’umore, dovuto anche al superamento dell’isolamento e alla depressione a cui porta il morbo di Alzheimer.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)