I risultati di un sondaggio promosso da Corriere Salute su Corriere.it in collaborazione con la Fondazione Giancarlo Quarta - e presentato al Tempo della Salute 2021 - ha confermato che il tema dell’innovazione digitale nella sanità è ormai ineludibile.
Lo dimostra ovviamente anche il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) il quale ha destinato 7 miliardi di euro per lo sviluppo di reti di prossimità, strutture e telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale, e 8.63 miliardi per l’innovazione, la ricerca e la digitalizzazione del Servizio Sanitario Nazionale. Complessivamente sono stati raccolti circa 5.757 questionari suddivisi tra le varie fonti. Di questi, circa 4.800 rispondenti hanno consultato il medico negli ultimi 12 mesi e hanno risposto alle domande.
L’età media di partecipanti è stata di 60 anni, equamente distribuiti fra uomini e donne, più del Nord Ovest, alto livello scolastico e professionalmente molto attivi. Eppure tra i suggerimenti avanzati dagli intervistati proprio per migliorare la qualità della relazione con il medico sono emersi: "diffondere la telemedicina come soluzione di alcuni problemi del settore sanitario" e "continuare con l’utilizzo della ricetta elettronica e delle cartelle mediche informatizzate". Perché? Velocità e comodità. Le misure adottate hanno permesso di ridurre i tempi di attesa e rendere i servizi più efficaci. Per quanto riguarda la ricetta elettronica, altro "caposaldo" del Servizio Sanitario Nazionale, è stato evidenziato come le prescrizioni inviate via email e il Fascicolo Sanitario Elettronico rappresentino un’innovazione che semplifica e velocizza i processi.
Quanto ai nuovi mezzi tecnologici, con l’introduzione di nuovi canali di comunicazione, come in particolare le chat, i pazienti hanno percepito il medico come più presente e vicino. La posizione ufficiale di sindacati come Fimmg (Federazione Italiana Medici di Medicina Generale) e società scientifiche come Simg (Società Italiana di Medicina Generale) è sempre stata di massima apertura nei confronti della digitalizzazione della sanità. Anche il Report 2021 dell’Osservatorio Innovazione Digitale in Sanità, Politecnico di Milano, ha registrato un aumento nell’interesse e nell’impiego di applicazioni di telemedicina da parte dei medici rispetto alle reazioni tiepide - quando non improntate a una certa "resistenza" - emersa nelle precedenti edizioni.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)