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Quanto spende lo Stato per il welfare? Il punto di Itinerari Previdenziali

www.secondowelfare.it, 03-03-2021

In Italia aumentano gli occupati (23.376.000 a fine 2019) e, benché si interrompa il trend in diminuzione dei pensionati del sistema Italia, che crescono fino a 16.035.165 (+30.662 unità), il rapporto tra attivi e pensionati sale fino a 1,4578, con un valore molto prossimo a quell’1,5 che potrebbe garantire la sostenibilità di medio-lungo periodo del sistema. Il tutto mentre l’andamento della spesa per prestazioni di natura previdenziale si conferma sotto controllo, per quanto in crescita: nel 2019, ha raggiunto i 230,3 miliardi di euro. L’incidenza sul PIL è del 12,88%, in linea con la media Eurostat.

È quindi un quadro stabile, almeno per quanto riguarda la spesa pensionistica pura al 31 dicembre 2019, quello tracciato dall’Ottavo Rapporto sul Bilancio del Sistema Previdenziale italiano Itinerari Previdenziali, presentato il 16 febbraio in diretta streaming dalla Camera dei Deputati. In linea con le precedenti edizioni, auspica un’adeguata separazione tra previdenza e assistenza. Mentre infatti negli ultimi anni le prestazioni previdenziali sono state ridotte a mezzo di stringenti riforme che hanno colto l’obiettivo di stabilizzare la spesa (sforzo che, pur nel legittimo tentativo di superare le eccessive rigidità della legge Monti-Fornero, Quota 100 e provvedimenti collegati rischiano di vanificare), quelle assistenziali continuano ad aumentare per le continue "promesse" politiche e per l’inefficienza della macchina organizzativa, priva di un’anagrafe centralizzata, di un monitoraggio efficace tra i diversi enti erogatori e di un adeguato sistema di controlli, essenziali per aiutare con servizi e strumenti adeguati solo chi ne ha davvero bisogno. E non evasori o malavitosi, cui – sottolinea il rapporto - vanno spesso agevolazioni, soldi e bonus erogati a piè di lista, con una buona pace delle statistiche sulla povertà, tutt’altro che abolita nonostante l’enorme quantità di denaro elargita.

Sono tre in particolare i rapporti che danno l’idea dell’incidenza del welfare sulla vita economica del Paese: quello sul PIL, che tocca il 27,32% (il 30% considerando anche "casa" e "altre funzioni sociali"); quello sul totale delle entrate contributive e fiscali, arrivato al 58,04%; e quello sulla spesa totale, che si attesta al 56,08%: in buona sostanza, al welfare è destinato più di un quarto di quanto si produce o più della metà sia di quanto si incassa sia di quanto si spende in totale. Per i relatori ancora una volta siamo davanti a numeri che smentiscono il sentire comune secondo cui l’Italia spenderebbe meno degli altri Paesi dell’Unione Europea per il welfare. Al contrario, la spesa sociale italiana, trascinata da un’assistenza fuori controllo, è elevata e cresce a ritmi difficilmente sostenibili in futuro. Nel dettaglio, secondo le rilevazioni del Rapporto curato dal Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali, i trasferimenti a carico della fiscalità sono passati dai 73 miliardi del 2008 agli attuali 114,27 con un incremento strutturale di oltre 41 miliardi e un tasso di crescita annuo superiore al 4%, superiore all’inflazione, al PIL e addirittura di ben 3 volte all’incremento della spesa per pensioni, impropriamente additata come la causa di tutti i mali.

"Già nelle precedenti pubblicazioni abbiamo più volte sottolineato – ricordano i referenti – come dalla riclassificazione della spesa sociale emerga che l’incidenza della spesa pensionistica IVS sul PIL sia assolutamente in linea con quella europea, ed è così anche per il 2019". Ecco allora – spiega il rapporto - che la corretta determinazione e comunicazione di questi dati diventa fondamentale per impedire che sovrastime convincano Unione Europea e agenzie di rating a pretendere tagli e riforme del sistema pensionistico, quando il problema, tutto italiano, è l’esplosione di forme assistenziali messe impropriamente sotto il capitolo pensioni.

(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)

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Data dell'articolo2021-03-03
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Fontewww.secondowelfare.it
Approfondimenti Onlinehttps://www.secondowelfare.it/primo-welfare/pensioni/le-scomode-verita-di-itinerari-previdenziali-sul-welfare-italiano.html
Subtitolo in stampawww.secondowelfare.it, 03-03-2021
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)
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Parole chiave: Servizi assistenziali Servizi sociali Sistema pensionistico Welfare