Quando il dispendio energetico, durante il giorno, è maggiore (cioè la persona è attiva), il sonno tende ad arrivare più facilmente e con una migliore qualità. Ma con l’isolamento sociale per prevenire la diffusione e il contagio del coronavirus, molte persone, si sono trovate in una situazione complicata: confinate all'interno della casa, con una routine non regolamentata e, senza la possibilità di bruciare energia come prima, la qualità del sonno è peggiorata.
Una scarsa qualità del sonno, infatti, può accelerare l’invecchiamento della pelle, causando rughe e rilassamento. Questo, perché durante il sonno, le cellule si rinnovano e i radicali liberi vengono eliminati.
Uno stile di vita errato ci allontana dagli stati più profondi del sonno e può persino costringerci a svegliarci durante la notte. Sarà importante migliorare le nostre abitudini quotidiana stando attenti a non privilegiare la sedentarietà, a non assumere pasti pesanti, soprattutto di sera, limitarsi nell'uso della tecnologia, telefoni cellulari, tv o altri dispositivi elettronici.
Questi dispositivi, infatti, emettono luce blu ed è stato dimostrato come questa induca il cervello a svegliarsi ed essere vigile. Per un buon sonno serve, invece, lettura o meditazione ed un'attività fisica, soprattutto in questo periodo, da fare, preferibilmente al mattino; prima o subito dopo la colazione, per coloro che hanno difficoltà a digiunare.
Inoltre, altri rituali che possono aiutare, sono fare un bagno distensivo, accendere una candela e usare creme idratanti per il viso e prodotti con profumi rilassanti, come lavanda e legno di sandalo.
(Fonte: tratto dall'articolo)