Parkinson Play è un'iniziativa promossa dall'Accademia Limpe-Dismov e AbbVie per la Giornata nazionale Parkinson del 26 novembre. E’ stato chiesto agli aderenti a Userfarm, la più grande community del mondo di film marker, di realizzare un spot dal tema “Per vivere con il Parkinson non bisogna essere supereroi”. Sono arrivati 70 spot da otto nazioni, tra questi ne sono stati selezionati 5 (clicca per vederli). «L'obiettivo della campagna - spiega Pietro Cortelli, presidente dell'Accademia Limpe-Dismov - è duplice. Da un lato arrivare al cuore di tutti per far riflettere sulle difficoltà che la malattia impone. Nello stesso tempo trasmettere il messaggio che partecipare attivamente alla cura della propria salute, attraverso l'attività sportiva e una vita attiva, la riabilitazione e le terapie più avanzate, può fare la differenza nell'evoluzione della malattia». Il messaggio è destinato agli oltre 250mila italiani che convivono con il Parkinson, di cui la metà è ancora in età lavorativa. La malattia di Parkinson, spesso associata erroneamente solo agli anziani, coinvolge tutti gli aspetti della vita quotidiana del malato e di chi lo assiste. «Da un punto di vista terapeutico notevoli avanzamenti sono stati compiuti - riferisce Alberto Priori, professore associato di Neurologia presso l'Università di Milano e direttore Clinica Neurologica III Università degli Studi di Milano - nel campo delle neurotecnologie correlate alla stimolazione cerebrale profonda (Dbs). L'uso di elettrodi direzionali e di dispositivi che consentono di modellare il campo elettrico generato all'interno del cervello potranno essere utili nella gestione di casi complessi». Passi avanti sono stati fatti anche per arrivare precocemente alla diagnosi e si sta lavorando per ridurre gli effetti collaterali.