Per ragioni ancora del tutto da chiarire, le cellule muscolari del cuore non sono in grado di rigenerarsi dopo un infarto. Gran parte di queste cellule, chiamate cardiomiociti, muoiono a seguito di un infarto e il corpo non è in grado di rimpiazzarle con nuove cellule. Con un numero inferiore di cardiomiociti disponibili, il cuore, però, non è più in grado di assolvere alla sua funzione in maniera ottimale, pompando il sangue nel resto del corpo. È questo il motivo principale alla base dell’elevato tasso di mortalità associato alle patologie cardiache. Un recente studio condotto dai ricercatori dell’Università della Pennsylvania potrebbe però invertire questa tendenza. Come si evidenza dallo studio pubblicato sull’autorevole rivista Nature, il team di ricercatori della Pennsylvania ha realizzato un gel iniettabile molto particolare, che rilascia lentamente nel cuore i microRNA, coinvolti nei processi di proliferazione cellulare. Nello specifico, i microRNA inibiscono quei segnali che a loro volta bloccano la proliferazione dei cardiomiociti. In questo modo, le cellule sono nuovamente potrebbero essere nuovamente in grado di proliferare. I risultati fanno ben sperare: i topi trattati hanno mostrato tempi di recupero dopo un infarto decisamente più brevi. Il cuore dei topi trattati con il gel è infatti riuscito ad aumentare pian piano la quantità di sangue immesso in circolo, senza un aumento considerevole delle dimensioni del cuore.
(Fonte: tratto dall'articolo)