La Corte di Cassazione, con una sentenza pubblicata il 30 gennaio, ha stabilito che il diritto dei nonni a vedere i nipoti non può prevalere sull'interesse dei minori che manifestano contrarietà agli incontri: per i giudici non possono venire costretti, nemmeno con un provvedimento del giudice, a frequentare i parenti. E ancora: non ci può essere alcuna "imposizione manu militari di una relazione sgradita e non voluta", soprattutto se si tratta di ragazzini capaci "di discernimento". Nel caso trattato, i ragazzini in questione hanno compiuto 12 anni.
Con queste motivazioni la Corte ha accolto il ricorso dei genitori di due bambini che erano stati costretti a vedere i nonni e lo zio paterni, con i quali la coppia ha rapporti molto conflittuali e che si erano rivolti al Tribunale. La Cassazione sottolinea che "il compito del giudice non è quello di individuare quale dei parenti debba imporsi sull'altro nella situazione di conflitto". Il magistrato deve invece "stabilire, rivolgendo la propria attenzione al superiore interesse del minore, se i rapporti non armonici, o addirittura conflittuali, fra gli adulti facenti parte della comunità parentale si possano comporre e come ciò debba avvenire".
Sul caso erano intervenuti i servizi sociali, come hanno sottolineato i genitori nel ricorso presentato in Cassazione: già all'epoca era stata constatata "l'impossibilità di provvedere alla mediazione, perché il conflitto risultava irrisolvibile". La causa va avanti ormai da anni. A rivolgersi al Tribunale per i minorenni di Milano erano stati i nonni e lo zio paterni, "lamentando di non poter più incontrare i nipoti a causa degli ostacoli frapposti dai genitori".
Il Tribunale, il 13 febbraio 2019, aveva accolto quella richiesta, "disponendo che i ricorrenti potessero intrattenere rapporti con i nipoti con le modalità e nei limiti indicati nel provvedimento". Nello specifico, erano stati incaricati "i servizi sociali di regolamentare gli incontri e i rapporti fra i ricorrenti e i bambini con la presenza di un educatore". Le visite sarebbero potute avvenire in forma libera se la nonna "avesse provato di essersi fatta assistere da uno psichiatra dando continuità alle cure". La signora, infatti, era molto aggressiva nei confronti dei genitori dei piccoli. Circostanza che creava disagio ai nipotini.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)