A Piacenza un progetto pilota ha fatto sposare nello stesso edificio il nido d’infanzia con 43 bambini fra 1 e 4 anni, 54 anziani della casa di riposo e 25 del centro diurno.
Nel centro intergenerazionale Abi di Piacenza “Anziani e Bambini Insieme”, non ci sono in realtà né anziani né bambini, perché tutti si chiamano nonni e nipoti, con educatori e operatori socio sanitari a guidare le attività, dalla pittura alla lettura, dalla cura dell’orto alla cucina e ai giochi all’ aperto.
«Non ho avuto la fortuna di avere nipoti — sorride un ospite della casa di riposo — ma tutti mi chiamano nonno Nino e ascoltano con attenzione quando racconto una storia».
Il centro Abi di Piacenza non è un’iniziativa estemporanea ma un progetto giunto a 15 anni di età. L’università di Roma Tre segue l’iniziativa con una docente di pedagogia sperimentale, Cinzia Angelini del Dipartimento di Scienze della Formazione, e una dottoranda che ad Abi prepara la sua tesi, Giulia Scarpelli.
«Se immaginiamo la vita come una retta — spiega Angelini —bambini e anziani si trovano all’ inizio e alla fine, ma hanno esigenze che in parte tornano a coincidere, come la protezione e la cura. A differenza dell’età adulta, sempre pressata dalla mancanza di tempo, ai due estremi della vita ci si ritrova con ritmi comuni e una serie di bisogni pressoché simmetrici».
(Sintesi redatta da: Nardinocchi Guido)