«Carissimo padre non tenere nessuna preoccupazione per me...». Nel 1942, durante la Seconda Guerra Mondiale, dal campo di prigionia in Sudafrica dove si trovava, Giuseppe Cavalli ha scritto una lettera al padre Domenico. Una lettera che è arrivata ora, a 78 anni di distanza, grazie all'interessamento di un 30enne bresciano appassionato di antiquariato. Federico Bertuzzi abita a Quinzano d'Oglio, in provincia di Brescia. Quando ha trovato in vendita una corrispondenza di prigionieri di guerra indirizzata a una famiglia di Quinzano, ha deciso di comprarla. Ma non aveva idea di cosa avrebbe trovato. C'era una lettera mai arrivata al destinatario. E così ha fatto di tutto per trovare la famiglia a cui era indirizzata. Non senza difficoltà dato che Cavalli è un nome comune in zona.
Dopo oltre mezzo secolo, la lettera è finalmente arrivata, non nelle mani del destinatario, perché ovviamente non c'è più, ma almeno in quelle del nipote di Giuseppe, il 74enne Marcellino Cò. «Quando me l'hanno consegnata ho avuto la pelle d'oca. È stata un'emozione fortissima per tutti. Mi veniva da piangere per la gioia. Quello che ha fatto quel ragazzo è stato incredibile». La lettera farà però ancora un viaggio, a settembre, quando i familiari la porteranno a Trino Vercellese per consegnarla ai figli di Giuseppe. L'originale resterà a loro, ma tutti i parenti ne conserveranno una copia.
(Sintesi redatta da: Linda Russo)