Si chiama ARC (activity-regulated cytoskeleton-associated) ed è una proteina che aumenta nel cervello durante l’apprendimento, ma che, per poter ricordare le nuove informazioni, deve essere rapidamente disattivata e rimossa. Un meccanismo di attivazione e rimozione, dunque, identificato grazie alla ricerca di Mark Wall, direttore di Scienze Biomediche all’Università di Warwick (UK), dei i suoi collaboratori dell’Università di Bradford (UK) e dell’Università della Georgia (USA). Questo potrebbe essere di grande aiuto nella comprensione del funzionamento della memoria in malattie come l’Alzheimer. Nello studio, pubblicato su Neuron, gli scienziati hanno lavorato su un modello murino con una forma mutata di proteina ARC, che non poteva essere “spenta” o rimossa dal tessuto cerebrale. I topi con questa mutazione hanno mostrato un comportamento normale ma con specifici deficit nella flessibilità cognitiva.
(Fonte: tratto dall'articolo)