Tremori agli arti, alle mani e alle dita anche a riposo, movimenti difficoltosi e rallentati, passi corti, rigidità muscolare e postura curva, alterazioni dell’equilibrio, viso che perde espressività, capacità di sbattere le palpebre fino non riuscire più nemmeno a sorridere.
Sono questi i segni clinici più evidenti delle fasi avanzate della malattia di Parkinson, patologia neurodegenerativa progressiva che colpisce tra l’1- 2% delle persone di età superiore ai 60 anni e il 4-5% della popolazione di età superiore agli 85 anni.
Vi sono però altri sintomi precoci, che sarebbe meglio non sottovalutare. Oltre ad approfondire i meccanismi e le cause alla base di questa patologia, la ricerca negli ultimi 15 anni si è orientata anche a fare luce sui primi segni e sintomi che possano portare a una diagnosi precoce della malattia di Parkinson, anche diversi anni prima che le alterazioni motorie diventino conclamate. In particolare, è bene tenere sott’occhio questi segnali, che potrebbero nascondere l’esordio del Parkinson:
- Iposomi;
- Ansia e depressione;
- Disturbi del sonno;
- Problemi intestinali.
(Fonte: tratto dall'articolo)