Sono gli anziani che rappresentano il grosso dei lavoratori nelle scuole, uffici e ospedali. In Italia non ci sono dati ufficiali sulla salute mentale e sulla tenuta fisica dei lavoratori, ma è certo che negli ultimi vent’anni il nostro sistema pensionistico ha allungato l’età in cui si può andare in pensione. I lavoratori più stressati sono quelli che hanno contatti con le categorie “problematiche”:ammalati, bambini e adolescenti, fuorilegge, quindi infermieri, agenti di polizia e insegnanti. Questi ultimi sono i più vecchi del mondo (il 57% delle maestre ha più di 50 anni e il 13% è over 60 – dati Ocse). Ci sarebbe una norma a tutela dei professori, infatti i presidi dal 31 agosto 2010 dovrebbero valutare lo stress lavoro-correlato e porre in essere gli adeguati interventi, ma non è mai stata veramente attuata. Il massimo esperto italiano di burnout degli insegnanti, Vittorio Lodolo D’Oria, avverte che tenere in cattedra docenti sempre più vecchi farà aumentare il loro stress a scapito della qualità complessiva dell’offerta formativa. E cerca di dare una spiegazione anche del malessere che colpisce guardie carcerarie e infermieri. Sono oltre il 29% gli over 50 tra gli infermieri, e sono ovviamente in salita anche le persone che presentano inidoneità per determinati servizi. Anche tra le forze dell’ordine l'età media degli ufficiali è di 53 anni, quella tra i sottufficiali di 46. Una norma del Contratto nazionale del lavoro prevede che gli ultracinquantenni, nel comparto sicurezza, non siano più adibiti a compiti operativi, ma non può essere eseguita a causa della situazione. Non è solo stress per gli orari ma anche per i fatti che gli agenti sono costretti a subire, magari per molti anni, come ad esempio chi lavora nei tribunali dei minori o nelle zone di mafia, o chi interviene negli incidenti stradali, dove le situazioni di forte stress diventano sempre meno gestibili con l’età.
(Sintesi redatta da: Flavia Balloni)