Una carta d’identità che aiuta i malati di Alzheimer e i suoi familiari a ridurre il disorientamento. L’ha pensata e realizzata la Federazione italiana Alzheimer.
“Questo sono io” è un documento non medico che raccoglie le informazioni principali della persona con demenza: nome, gusti, abitudini, preferenze e capacità. Un ausilio nella vita di tutti i giorni sia per il malato sia per il caregiver.
Tra le voci richieste ci sono: “Nome con cui mi piace essere chiamato", "Dove abito", "Chi si occupa di me e mi conosce meglio", "Questa è la mia famiglia", "Cose che mi possono spaventare o mi fanno arrabbiare", "Cosa mi fa sentire meglio quando sono ansioso o arrabbiato", "La mia vista e il mio udito", "Come possiamo comunicare", "Come dormo".
Lo scopo è conoscere e comunicare con la persona affetta da demenza, apprenderne le abitudini e la routine quotidiana e quindi anticiparne i comportamenti anomali.
“Lo strumento - specifica la Fondazione Alzheimer -si può rivelare utile nell’ambiente domestico, in istituti di riabilitazione oppure all’interno di Rsa".
(Fonte: tratto dall'articolo)