Si aprono i bauli, si sfogliano vecchi album e diari per rispettare l’imperativo Zachor, Ricorda. Torna per il quinto anno, al centro ebraico il Pitigliani, la fortunata iniziativa “Memorie di famiglia” che anche in questa edizione ha visto una partecipazione vivace e numerosa. Ideato da Giorgia Menasci e Anna Orvieto, “Memorie di famiglia” segue il principio ebraico della trasmissione midor ledor, di generazione in generazione: al centro del palcoscenico nipoti e pronipoti, con il microfono alla mano, raccontano al pubblico la testimonianza dei nonni salvatisi durante le persecuzioni nazifasciste. Sono storie di biechi tradimenti ma anche di straordinaria generosità, episodi di giovani che hanno visto con i loro occhi la razzia del 16 ottobre tra le strade del ghetto di Roma e che hanno festeggiato increduli l’arrivo degli alleati e della Brigata Ebraica. Il nuovo presidente del Pitigliani ha ricordato la tradizione del midrash: l’uomo che pianta un albero di carrubo che darà i suoi frutti dopo 70 anni. A chi gli chiede perché proprio il carrubo, spiega che lo fa per i suoi nipoti esattamente come il nonno aveva fatto con lui: questo è un caso esemplare di come l’ebraismo si sostenga sul patto tra le generazioni ed è molto importante ritrovarsi oggi tutti insieme per ricordare e preservare la Memoria trasmessa dai nonni ai nipoti .
(Fonte: tratto dall'articolo)