La Covip, l'autorità di vigilanza sui fondi pensione, ha da poco predisposto le linee guida per il recepimento della direttiva europea Iorp che introduce nuovi obblighi in materia di governance e trasparenza.
Nonostante siano ormai 7 anni che, con la riforma del tfs, il lavoratore può decidere di conferirlo a un fondo pensione invece che lasciarlo in azienda, quest'ultima scelta non si è rivelata molto attrattiva.
Oggi, con la crisi economica scatenata dal Covid, sono saliti gli iscritti che non hanno versato la quota (che già nel 2019 era il 26% del totale). Ciò comporta una riduzione del capitale accumulato, cosa che porterà ad una rendita più bassa quando si sarà pensionato. Si può però, riprendere a versare, anche dopo un periodo di stop. Infatti il fondo permette di versare al lavoratore anche dopo un periodo di pausa. Uno dei problemi che per ora è in auge è il discorso fiscale, perché chi aderisce ad un fondo pensionistico per trent'anni non dovrebbe pagare neanche il 9%.
Uno dei grandi problemi in Italia resta comunque l'età di chi versa, che è molto elevata, mentre dovrebbero essere i giovani a pensare di integrare le loro pensioni.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)