In Italia sono 170mila i ragazzi tra i 15 e i 24 anni che si prendono cura di un adulto fragile, disabile o malato. Il dato è sottostimato, perché non tiene conto di coloro che assistono fratelli o altri congiunti minori; un fenomeno poco studiato e, a differenza di quanto accade in alcuni paesi del Nord Europa, senza servizi territoriali dedicati. Le conseguenze sui giovani caregiver sono importanti: si va dallo scarso rendimento a scuola al disagio emotivo, dall’isolamento e ai problemi con i coetanei a episodi di bullismo.
La cooperativa Anziani e non solo di Carpi ha partecipato al progetto Care2work. I dati raccolti evidenziano le competenze che i giovani acquisiscono e che è utile rendere visibili, anche a potenziali datori di lavoro.
I ragazzi chiedono attività a loro dedicate, scambi con coetanei che vivono la stessa situazione, attività di sollievo per allontanarsi dalla famiglia e fare qualcosa di piacevole, magari con giovani della loro età.
Sarebbe opportuno lavorare con gli insegnanti per riflettere sul tema, così come sarebbe importante sensibilizzare i compagni di scuola.
(Fonte: www.fondazioneleonardo.it)