Per quei "misteriosi incroci del destino", abbiamo appena salutato il “Maestro” di giornalismo, Sergio Zavoli, volato via il 5 agosto, quattro giorni prima della nascita (9 agosto 1920) del suo degno “antagonista”, Enzo Biagi. Figlio anche lui, come Zavoli, della provincia emiliana: era nato nella frazione di Pianaccio (comune di Lizzano Belvedere). Non ancora diciottenne già vergava di fino articoli – di cronaca, colore e interviste a cantanti lirici – per il quotidiano bolognese “L’Avvenire d’Italia”.
Con Zavoli, oltre che sulle strade del Giro d’Italia si ritroveranno a guerra finita nel 1951: inviati per raccontare l’alluvione del Polesine. Nel 1961 la chiamata di “mamma Rai” alla direzione del Telegiornale e da lì l’inizio della carriera aurea del più popolare dei telecomunatori.
Se Zavoli è stato il padre del giornalismo d’inchiesta, Biagi a partire dai primi anni ’80 ha posto la sua cifra originale sui programmi di approfondimento. Giornalista completo, abile e colto di penna quanto asciutto e autorevole al microfono, è così che lo si ricorda a cent'anni dalla sua nascita.
(Sintesi redatta da: Linda Russo)