Gli indicatori di partecipazione sociale sono uno degli elementi da tenere in considerazione nel valutare il livello di coesione sociale e sono anche una risorsa nell'affrontare i problemi che emergono in un momento di crisi come quello attuale. Da questo punto di vista l'ultimo rapporto Bes (Benessere equo e sostenibile) non fornisce dati esaltanti. La quota di quanti partecipano alla vita di gruppi e associazioni diminuisce di 1 punto percentuale e quella di quanti finanziano le associazioni diminuisce di 1,8 punti (dal 14,7% del 2012 al 12,9% del 2013). La diminuzione si concentra nel Nord (-2,8 punti percentuali), nel Mezzogiorno (-1,2 punti), tra i giovani e gli adulti in età 25-54 anni, ma interessa anche i dirigenti, gli imprenditori e i liberi professionisti e le persone con elevato titolo di studio. Nel dettaglio, nel 2013, circa il 13% della popolazione di 14 anni e più dichiara di aver finanziato associazioni: gli adulti tra i 45-64 anni e gli occupati finanziano le associazioni per circa il 17%; per i dirigenti, gli imprenditori e i liberi professionisti questa quota supera il 26% e tra le persone con la laurea o titolo superiore si aggira intorno allo stesso valore (25,4%).
(Sintesi redatta da: Antonella Carrino)