Secondo il Rapporto Meridiano Sanità 2016, i bisogni sanitari complessi della fascia di popolazione over 65 implicano un incremento della spesa sanitaria nei Paesi a maggior tasso di invecchiamento. Mettendo in relazione la spesa sanitaria pubblica pro capite con la struttura demografica dei Paesi europei, l’Italia ha una sua specificità: una spesa sanitaria inferiore alla media a fronte della più alta incidenza degli over 65 sulla popolazione totale (21,7%). Grecia, Portogallo e Finlandia hanno, in questo rapporto, caratteristiche in tutto simili a quelle del nostro Paese mentre la Germania, con la seconda maggior incidenza di over 65 sulla popolazione totale (21%), presenta anche il più alto livello di spesa sanitaria pubblica pro capite. Le voci “assistenziali” della spesa pubblica, quelle non strettamente classificate sotto la voce Salute, sono ascrivibili a tale area in quanto riguardano la spesa socio-sanitaria. La spesa per l’assistenza a malati disabili rientra in questa categoria ed è lecito attendersi che un Paese con una quota elevata di anziani destini una quota maggiore di risorse all’assistenza a malati e disabili. Invece, considerando anche questa voce di spesa, l’Italia spende oltre il 50% in meno della media europea (473 euro vs. 1091 euro). Allo stesso modo si comportano anche Grecia e Portogallo. La Finlandia, che presenta una quota di over 65 pari al 20%, registra una spesa per malattia e disabilità superiore ai 1.700 euro, più bassa solo di Danimarca, Svezia e Paesi Bassi.
(Sintesi redatta da: Antonella Carrino)