Il XII Rapporto Meridiano Sanità Index, elaborato da The European House – Ambrosetti, colloca il nostro Paese al terzo posto in Europa, dopo Svezia e Spagna, per lo stato di salute della popolazione. L’Italia fa registrare performance superiori alla media europea,soprattutto su aspettativa di vita alla nascita (1° in Europa e 2° al mondo dopo il Giappone) e tassi di mortalità. Preoccupanti i dati sui fattori di rischio per bambini, sull’aspettativa di vita in buona salute a 50 anni e sulle disabilità. L’alta aspettativa di vita porta con sé il peso di patologie non trasmissibili e croniche. La ricerca calcola che queste provochino l’86% degli anni di vita perduti per disabilità e morte prematura(DALY), complessivamente pari a 16,3 milioni di anni. L’Alzheimer e le demenze provocano un numero di DALY raddoppiati rispetto al 1990 ( 898 mila anni). Con l’invecchiamento e la diffusione di patologie ad alto impatto aumenteranno anche i costi ad esse correlati, sia diretti che indiretti. Questi ultimi sono pari al 73% dei costi totali delle demenze e al 53% dei costi totali generati dalle neoplasie.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)