Il Rapporto Svimez sull'economia del Mezzogiorno dice che questa zona del Paese resta agganciata alla ripresa economica nel 2017 e nel prossimo anno ma con alcuni punti critici.
Il Sud è un’area non più giovane né tanto meno il serbatoio di nascite del Paese. Il mercato del lavoro si compone sempre più di anziani. Nel 2016 l’occupazione giovanile meridionale è aumentata di sole 18 mila unità (+1,3%), gli occupati ultra cinquantenni sono cresciuti di 109 mila unità (+5,6%). Fra il 2008 e il 2016 i giovani al lavoro sono 1 milione e 900 mila in meno. Per Svimez si sta consolidando un drammatico dualismo generazionale, al quale si affianca un deciso incremento dei lavoratori a bassa retribuzione. Altro dato preoccupante è quello relativo al contesto sociale. Nel 2016 10 meridionali su 100 risultano in condizioni di povertà assoluta, contro poco più di 6 nel Centro Nord. L’incidenza della povertà assoluta aumenta nelle periferie delle aree metropolitane e nei comuni più grandi. Il rischio di cadere in povertà è triplo al Sud rispetto al resto del Paese, nelle due regioni più grandi, Sicilia e Campania, sfiora il 40%. L’emigrazione sembra essere l’unico canale di miglioramento delle condizioni economiche delle famiglie meridionali.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)