Il Rapporto 2018 Spi-Cgil sulla negoziazione sociale in Lombardia, analizzando l’attività negoziale svolta nel 2017, rileva che il tema più affrontato riguarda la programmazione, un’area che coinvolge, tra i tanti, gli interventi relativi agli investimenti, all’analisi della domanda, al sostegno del terzo settore e alla razionalizzazione delle funzioni amministrative (unioni e fusioni di comuni).
Si conferma l’elevata incidenza dei temi legati alla definizione delle relazioni sindacali e delle modalità procedurali. Cresce fino al 76,8% l’incidenza delle tematiche relative ai servizi di assistenza territoriale (infanzia, sostegno all’handicap e ai soggetti fragili, segretariato sociale…), seguono i contributi economici e le agevolazioni tariffarie (67,3%) e gli interventi inerenti alla fiscalità locale, come IMU, TASI, tasse rifiuti, addizionale IRPEF (67,1%).
È in aumento anche l’incidenza delle tematiche che interessano la popolazione anziana: gli accordi che includono interventi relativi ai servizi domiciliari (SAD, ADI, telesoccorso, pasti a domicilio,trasporti) superano il 60% e crescono anche gli accordi riguardo i servizi residenziali. Interessante è la stipula di alcune intese di “welfare generativo” orientate alla qualificazione delle assistenti famigliari, agli Alzheimer cafè, agli orti comunali, ai soggiorni climatici, alle attività motorie, all’università della terza età, all’istituzione dell’infermiere di comunità. In modo trasversale a quanto citato, per il contrasto alla povertà, gli accordi riguardano, ad esempio, il sostegno al pagamento delle tariffe e all’acquisto di beni primari, l’emergenza abitativa (introduzione dei canoni concordati, assegnazione di alloggi con l’impegno da parte degli inquilini di eseguire piccoli interventi di manutenzione, incentivo ai proprietari di alloggi sfitti a metterli a disposizione con copertura assicurativa…).
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)