Il Primo Rapporto Censis- Tendercapital (società di gestione fondi indipendente) su 'La Silver Economy e le sue conseguenze’ ha analizzato il fenomeno dell'invecchiamento demografico e il suo impatto sull'evoluzione di stili di vita, valori, aspettative dell'economia e della società italiana. Punta ad individuare le destinazioni possibili dei risparmi e le prospettive di investimento legate alla silver economy. La longevità vista cioè come opportunità e non come problema.
Gli anziani hanno un nuovo ruolo nella odierna società italiana. In 10 anni, nel Paese, gli over 65 hanno registrato una crescita di 1,8 milioni: un dato che colloca l’Italia sul podio Ue per presenza di longevi con il 22,8% di anziani, seguita da Grecia (21,9%), Portogallo(21,7%), Finlandia (21,6%) e Germania (21,5%). Una tendenza all’invecchiamento che diventerà progressiva e che la ricerca Censis quantifica in un passaggio dai 13,7 milioni di anziani di oggi a 19,6 milioni nel 2051. In circa 30 anni si passerà da una incidenza del 22,8% ad una del 33,2% sul totale della popolazione. L’ incremento percentuale stimato è del +42,4%. Il peso della longevità non è, tuttavia, solo numerico.
Uno spaccato interessante emerge dallo studio per quanto riguarda i redditi e i patrimoni dei nostri senior. In questo ambito la ricerca rileva che gli anziani detengono una quota di ricchezza media più alta del 13,5% rispetto al resto degli italiani, mentre quella dei millennials (nati negli anni ’80 e ’90) risulta inferiore del 54,6%. Ciò spiega la riduzione della spesa per consumi familiari(-14%), avvenuta negli ultimi 25 anni. E’ aumentata, nel contempo di ben il 23% quella degli anziani che oggi spendono molto di più, rispetto al passato, in cultura, svago e viaggi.
Perciò il Rapporto definisce gli anziani "generatori di benessere". Se i consumi degli italiani soffrono, quelli degli anziani no: nell'ultimo biennio la spesa media della popolazione per consumi segna un +3,6% mentre quella degli anziani è cresciuta del 4,5% (quella dei giovanissimi è calata del 3%). Gli over 65 spendono in un anno 2,3 miliardi di euro per musei e mostre (+47% in dieci anni), 2,2 miliardi per il cinema (+58,2) e 2 miliardi per visitare monumenti e siti archeologici. Queste tre voci di spesa sono i primi indicatori di un buon livello nella qualità della vita.
Alla potenza economica, gli anziani uniscono una produzione di servizi di utilità sociale fondamentale per il benessere collettivo. Come emerge dal Rapporto, 9,6 milioni di anziani si occupano dei propri nipoti e di questi ben 3,6 milioni lo fa regolarmente. Senza considerare poi il mutuo aiuto generazionale, in cui gli anziani supportano loro coetanei (5,1 milioni). L'impegno nel sociale è una priorità, con 1,2 milioni di senior che svolgono attività gratuite in associazioni di volontariato.
Il Censis descrive l’ascesa dei longevi come un processo che definisce “una soggettività forte” declinata, a sua volta, in una personalizzazione di percorsi di vita in cui ciascuno disegna la propria esistenza riempiendola di molteplici attività, ruoli, progetti. Una eterogeneità di modelli di vita che ha un unico discrimine: quello della indipendenza e infatti lo studio divide gli anziani in due macrocategorie: gli autosufficienti e i non autosufficienti. Per gli italiani si diventa anziani non quando si va in pensione o si raggiunge una determinata età anagrafica, ma se e quando si diventa dipendenti da altre persone nelle ordinarie attività quotidiane.
In merito alla ricerca, il Presidente di Tendercapital Moreno Zani ha dichiarato fra l’altro: “ Siamo orgogliosi di questo primo Rapporto che ci permette di valutare al meglio nuove strategie di investimento a sostegno della silver economy e del Paese. Sarà un nostro impegno per il futuro, poiché i longevi rappresentano oggi e ancora di più nei prossimi decenni una risorsa preziosa da non ignorare e valorizzare a vantaggio dell'intera collettività.”
Il Presidente della Commissione Finanze del Senato, Alberto Bagnai, intervenendo alla presentazione del Rapporto, ha affermato che “Occorre liberarsi dagli stereotipi e considerare gli anziani una risorsa e un motore di sviluppo economico”.
Il Presidente del Censis Giuseppe De Rita ha sottolineato che “Assistiamo a un processo di trasformazione della dimensione anziana. Si tratta di un una realtà sempre più forte all'interno della società. Oggi in media l'anziano ha la casa di proprietà, una qualità della vita e un livello di consumi elevato, ma non investe. Occorre pertanto sviluppare, all'interno della popolazione anziana, una cultura dell'investimento nel proprio futuro”.