Il rapporto dell’Osservatorio Europeo sulla Sicurezza, realizzato da Demos & Pi e Fondazione Unipolis, analizza i dati sulla percezione sociale della sicurezza a gennaio di quest'anno, in Italia ed in alcuni Paesi europei, distinta fra:
1) sicurezza globale . Rilevata dal rapporto su questioni come “ambiente e natura”, “sicurezza alimentare”, “guerre” e “globalizzazione”. Questo ambito registra il livello più alto di timore e preoccupa 3 persone su 4 ( il 75% del campione considerato). Ad essere preoccupati per l’insicurezza globale sono soprattutto gli adulti, in particolare la classe d’età compresa tra i 55 e i 64 anni (82%);
2) sicurezza economica. Il 62% degli italiani è preoccupato di perdere le certezze legate agli aspetti economici della quotidianità : il 37 % ha paura di non avere o perdere la pensione, il 36% di non avere abbastanza soldi per vivere e il 34% di perdere il lavoro . L’incertezza economica colpisce soprattutto le fasce di età intermedia ( 35-44 / 45-54 anni), il cui livello di preoccupazione si attesta intorno al 70% (contro il 62% della media);
3) sicurezza per la criminalità. L’insicurezza legata alla criminalità riguarda soprattutto le donne (44 vs 31% degli uomini)e cresce soprattutto tra le casalinghe (46%).
Sul piano sociale e demografico l’insicurezza incide più profondamente in settori “periferici” della società: disoccupati, donne e anziani. Altro dato interessante che emerge dall’indagine è che, dovunque in Europa ma in Italia più che altrove, gli anziani sono preoccupati del futuro dei giovani.
(Fonte: www.fondazioneunipolis.org)