I ricercatori dell’IRCCS Ospedale San Raffaele e dell’Università Vita-Salute San Raffaele hanno identificato le basi neurologiche grazie a cui il cervello delle persone bilingui è in grado di compensare meglio i danni causati dalla malattia di Alzheimer. Nello studio appena pubblicato sulla prestigiosa rivista Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS) i ricercatori mostrano che il cervello dei pazienti che parlano due lingue, rispetto a quello dei pazienti monolingue, presenta una maggiore attività metabolica nelle strutture cerebrali frontali– implicate in compiti cognitivi complessi – e una maggiore connettività cerebrale in due importanti network cerebrali che sottendono le funzioni di controllo cognitivo ed esecutivo. Sarebbero anche questi meccanismi a garantire ai pazienti bilingue performance cognitive migliori a fronte della perdita di strutture e funzioni cerebrali importanti.
(Sintesi redatta da: Angela Miuccio)