In occasione del 44° Congresso Nazionale della LICE, la Lega Italiana contro l'Epilessia, centinaia di specialisti si sono incontrati per fare il punto su questa malattia nel nostro Paese. Nei Paesi industrializzati l'epilessia colpisce in genere circa 1 persona su 100: si stima perciò che in Europa 6 milioni di persone ne siano colpite e che in Italia interessi oltre 500.000 persone. Si manifesta durante tutte le età della vita, con maggior incidenza nei bambini e negli anziani. La recente pandemia però ha fatto emergere in modo ancora più netto la necessità di introdurre la telemedicina nella sua gestione.
Secondo una ricerca internazionale pubblicata sulla rivista Epilepsy&Behavior, ben l’83% degli specialisti di 35 Paesi del mondo occidentale è ricorso alla tecnologia durante la pandemia con ottimi risultati. Si è evidenziata la necessità di mettere a punto trattamenti che rispondano a caratteristiche di semplicità, rapidità e sicurezza e risultino quindi maggiormente appropriati per un utilizzo in telemedicina. Inoltre, essendo l’epilessia una patologia imprevedibile, essa necessita anche della possibilità di un’autogestione da parte del paziente che preveda, per esempio, un auto-monitoraggio attivo con diari elettronici sui vari device come smartphone, tablet o pc, e un monitoraggio passivo con dispositivi indossabili automatizzati per rilevare le crisi.
Passi in avanti sono stati fatti grazie alla nuova App di monitoraggio per l’epilessia PurpleCare. Si tratta di una piattaforma di telemedicina dedicata ai pazienti affetti da epilessia che permette di tenere il diario delle crisi, ricevere promemoria per l’assunzione dei farmaci, scambiare contenuti audio e video e mantenere un rapporto continuativo con il proprio medico. L’App sarà disponibile per i pazienti per smartphone Android ed Apple e sarà scaricabile dai rispettivi store.
(Sintesi redatta da: Ciannarella Maria Pia)