Da oggi in Italia esiste il reato di anzianità e la pena consiste nella sottrazione di un minore ai genitori biologici da parte della Giustizia. In un paese del Monferrato nasce una bambina da una signora di 56 anni, sposata con un uomo di 68 anni. Dopo che la bambina rimane sola, addormentata, in auto per qualche minuto mentre i genitori scaricano la spesa e scaldano il biberon, intervengono gli assistenti sociali che prendono la bambina mettendola prima in affido poi in adozione, nonostante la sentenza definitiva che assolve i genitori dall’accusa di abbandono. La Corte di appello ha ora riconosciuto che i genitori non hanno fatto nulla di male, ma rifiuta di restituire la bambina ai genitori perché, dato che ormai sono passati 7 anni in cui è cresciuta con altri, per lei sarebbe un trauma. Tutto tempo che è passato a causa della burocrazia, che ha sottratto la bambina ai genitori senza motivo e poi ha tardato a riconsegnarla, sempre per un pregiudizio legato all’età. Tutto questo in Italia, dove non si toglie la patria podestà neanche ai mafiosi, e si tira avanti grazie all’impegno che migliaia di nonni ogni giorno mettono a disposizione della famiglia.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)