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Recreational program in Ottawa helps adults with young-onset dementia maintain social life

The Globe and Mail, 03-02-2020, p.12

La Società per l’Alzheimer Canadese stima che nel Paese, tra tutti i casi conclamati di demenza, dal 2 all’8%, riguardano diagnosi di diagnosi precoce, ovvero persone di età compresa tra i 40 e i primi anni 60 di età. Alcuni di loro continuano ad essere in grado di lavorare, altri devono modificare il lavoro o addirittura smettere di lavorare, possono avere partner impegnati nelle proprie attività e figli che ancora frequentano il college. Si tratta di una situazione drammatica e, data l’età, del tutto inaspettata.

Il programma chiamato YouQuest, lanciato per la prima volta a Calgary, si pone come un’ancora di salvataggio all’avanguardia per i pazienti e per le loro famiglie, poichè prevede modelli di 'terapia ricreativa', approcciandosi al problema in maniera scientifica ma in modo da affrontare la malattia, e le disabilità ad essa correlate, focalizzandosi sulle capacità e sulle potenzialità di ogni singolo individuo, sperimentandole attraverso attività piacevoli, inclusive e sfidanti, con l’obiettivo di promuovere la fiducia in se stessi.

Questo è l’approccioattualmente messo in atto presso l’Università di Carleton, che prevede per queste persone la possibilità di socializzare negli spazi comuni e praticare attività sportive nel Campus, consentendo contemporaneamente ai familiari un momento di sosta nel loro accudimento quotidiano. Grazie anche all’attività dei volontari gli iscritti al Programma possono trascorrere la giornata praticando attività a scelta, come lo yoga, dividendo la pausa e il tempo libero tra un attività e l’altra con terapisti e partecipanti per favorire la socializzazione della persona affetta da demenza.

(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)

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Autore (Cognome Nome)
Casa Editrice, città
Collana
Anno Pubblicazione2020
Pagine12
LinguaInglese
OriginaleSi
Data dell'articolo2020-02-03
Numero
Fonte
Approfondimenti Online
FonteThe Globe and Mail
Subtitolo in stampaThe Globe and Mail, 03-02-2020, p.12
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)
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Approfondimenti
Attori
Parole chiave: Buone pratiche Demenza senile Malattia di Alzheimer