Le opzioni che si offrono a coloro che soffrono della malattia da reflusso gastroesofageo sono il trattamento farmacologico o l'intervento chirurgico in laparoscopia. Si stima che in Italia il reflusso gastroesofageo colpisca una quota compresa tra otto e dieci milioni di persone. Di questi, all’incirca il cinque per cento risulta candidato al trattamento chirurgico: dunque tra quattrocento e cinquecentomila persone. Ma quando la malattia da reflusso è causata da un’alterata motilità nell’esofago o nello stomaco, in realtà, la chirurgia non è quasi mai risolutiva, soprattutto per donne, pazienti in età più avanzata o affetti comunque da altre malattie. Il trattamento di elezione per la malattia da reflusso gastroesofageo rimane dunque quello farmacologico. In abbinamento agli inibitori della pompa protonica, purché assunti per periodi limitati di tempo e comunque sempre sotto controllo medico. Ci sono inoltre alcuni accorgimenti che possono aiutare ad attenuare gli episodi critici. Il primo di questi è il controllo del peso corporeo. Quanto alla dieta è bene evitare di consumare pasti abbondanti, soprattutto a tarda sera ed evitare il fumo e l’alcol.
(Fonte: tratto dall'articolo)