Nell’era post covid è in gioco un processo di riorganizzazione profonda del quotidiano, che tenga conto delle esigenze della popolazione più fragile.
Gli anziani soli, ancora lucidi ma privi di reti e magari colpiti da piccoli deficit, sono un’area poco visibile che potrebbe aver peggiorare la propria condizione. Dato che si tratta di persone restie a chiedere aiuto, vanno costruiti oggetti-ponte che non sappiano di assistenza per entrare in contatto con loro: ad esempio, piccoli servizi domiciliari gestiti da artigiani e infermieri pensionati come lavori gratuiti di piccola manutenzione o iniezioni a domicilio.
Servizi come pretesti per capire lo stato della persona.
La tragedia del covid ha messo fine ad una inquietante convenzione, che agli anziani vada tolta la visibilità sociale in quanto testimoni dell’umano declino.
Probabilmente le sottovalutazioni nella loro cura derivano proprio da questo immaginario.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)