Le rendite di vecchiaia delle donne in Svizzera sono in media più basse del 37% rispetto a quelle degli uomini, un dato lievemente inferiore allo scarto del 40% registrato nell'Ue. È quanto emerge da uno studio pubblicato dall'Ufficio federale delle assicurazioni sociali (UFAS) e dall'Ufficio federale per l'uguaglianza fra donna e uomo (UFU).
La ricerca individua diversi fattori che determinano il divario (gender pension gap, GPG), quali la divisione dei ruoli nelle coppie e nelle famiglie, la posizione professionale delle donne ma anche i cambiamenti intervenuti nel sistema previdenziale.
La generazione dei beneficiari di rendite esaminata (persone pensionate tra il 2002 e il 2012) presenta perlopiù una divisione dei ruoli tradizionale, in cui l'uomo ha provveduto al sostentamento della famiglia con un'attività a tempo pieno e la donna si è occupata della casa e dei figli e non ha svolto quindi alcuna attività professionale o ha avuto un grado di occupazione molto basso. Queste donne si ritrovano pertanto ad avere prestazioni previdenziali individuali nettamente più basse di quelle degli uomini.
(Fonte: tratto dall'articolo)