Il report Demoskopika sull’indice di appeal sindacale (che misura la propensione ad iscriversi a sindacati) stima che le adesioni ai sindacati dei lavoratori (Cgil-Cisl eUil) siano in calo. Nell’ultimo biennio, l'Istituto di ricerca rileva che ben 447.000 persone hanno rinunciato ad iscriversi ai sindacati; in misura maggiore per Cgil e Cisl. Nel 2017 la Uil sarebbe in controtendenza con un incremento di circa 26.000 iscritti, pari ad una crescita dell’1,4% rispetto al 2015. Nel quinquennio 2012-2017, la contrazione delle adesioni è stata valutata nell’ordine del 7,2%: su 12 milioni di tesserati di inizio periodo, si sarebbe registrato un calo di 864.000 unità. Più nella Cgil e nella Cisl rispetto alla Uil e più al Sud ( con circa 300.000 adesioni in meno) rispetto al resto del Paese. Si riduce anche, del 9% circa in un anno (dal 2016 al 2017), l’esercito dei volontari nel sindacato. In numeri assoluti sono diminuite di 60.000 unità le persone dai 14 anni in su che hanno dichiarato di svolgere attività gratuita per un sindacato. Nel 2016, sono state circa 574.000 le persone che hanno scelto un impegno gratuito nelle organizzazioni sindacali, a fronte dei 632.000 volontari dell’anno precedente. La Cgil (http://www.rassegna.it/articoli/cgil-a-demoskopika-nessun-calo-di-adesioni) confuta il dato sul calo che le viene attribuito (-5,2% fra il 2015 e il 2017) sostenendo che, nei dati sugli iscritti, non sono considerate le adesioni ad Auser, Federconsumatori, eccetera (circa 400.000 soci). La Cgil considera poi inattendibile, dal punto di vista scientifico, l’indicatore Demoskopika (indice appeal sindacale- ias).
(Fonte: www.quotidianosanita.it)