Secondo Assoprevidenza, sono sempre di meno gli anziani che scelgono le residenze assistenziali anche a fronte di un costante invecchiamento della popolazione.
Sergio Corbello, presidente di Assoprevidenza, ha aperto a Roma il convegno sul tema Residenzialità per anziani: possibile coniugare sociale e business?, dichiarando: "L’invecchiamento è un fatto fisiologico e il tema delle residenze per anziani va affrontato in maniera innovativa e sistemica e deve essere visto come un’opportunità e non un’emergenza”.
A fronte di un costante invecchiamento della popolazione, tra il 2009 e il 2013 (ultimi dati disponibili) la quota di anziani ospiti delle strutture residenziali sul totale di quelli con limitazioni funzionali si è contratta dal 12,5 al 10,8%. “Colpa della crisi economica”, assicura Zaccardi. “Merito anche della cultura italiana che prevede che ci si aiuti in famiglia – sottolinea Sebastiaan Schrikker, Ad di Link Institutional Advisory, società di consulenza finanziaria specializzata in Fondi pensione – ma questa dinamica non può durare per sempre, anche perché le nuove generazioni sono economicamente meno ricche delle precedenti e dunque meno predisposte ad sostenerle, come accaduto finora".
Un maggior ricorso a soggetti specializzati che intermediano tra domanda e offerta potrebbe agevolare una più efficiente allocazione delle risorse, con strumenti come i Fondi pensione, e di conseguenza una maggiore sostenibilità per le famiglie, anche rispetto a servizi di qualità migliore. Alcune proposte sono emerse durante il convegno. "Innanzitutto - ha detto Sebastiaan Schrikker di Link Institutional Advisory - penso a investimenti in strutture polivalenti, che servano non solo agli anziani ma anche alla popolazione della zona, che possono così usufruire delle cure e contribuire ai costi. Credo anche che il rapporto tra nonno e nipote non debba andare perduto, attraverso l'organizzazione di asili nido all'interno dei centri per anziani. Infine non dimentichiamo il potenziale del turismo della terza età e di chi, anche dall'estero, potrebbe scegliere un paese mite e piacevole come l'Italia per passare gli ultimi anni della sua vita".
(Fonte: tratto dall'articolo)