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Banchini Mauro

Restare umani accettando vecchiaia e malattia

www.toscanaoggi.it, 03-03-2019

Nei codici etici di noi giornalisti c’è anche che non si deve scrivere troppo di suicidi. La ratio (limitare i fenomeni imitativi) è logica e comprensibile, però il punto non mi ha mai del tutto convinto. Ma non c’è scritto nulla, in quei codici, sui drammatici casi, di omicidio/suicidio, che talvolta si trovano nelle nostre cronache. Riguardano persone anziane e spesso molto malate. Talvolta molto sole. Avvenire ha pubblicato una bella pagina su un aspetto della vita in Giappone: l’aumento, impressionante, delle persone sole e dei «morti in solitudine». Fenomeno chiamato kodokushi. Anziani sempre più soli e depressi: non cercano nessuno, nessuno più li cerca; in una società ormai senza legami (muenshakai) si rendono conto di non servire più, decidono di non mangiare, si lasciano morire. Ad accorgersene, poi, è un vicino. Per via del puzzo. Nessuno era disponibile prima, figurarsi per il funerale. Si dirà che il Giappone è lontano, che cultura e religione sono diverse, che da noi non c’è mai stato il fenomeno romantico dei vecchi che sentendo arrivare la morte si allontanavano per morire in una foresta. Si dirà così e ci sono ancora molte ragioni, da noi, per continuare a dirlo.

(Fonte: tratto dall'articolo)

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Autore (Cognome Nome)Banchini Mauro
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Anno Pubblicazione
Pagine
LinguaItaliano
OriginaleNo
Data dell'articolo2019-03-03
Numero
Fontewww.toscanaoggi.it
Approfondimenti Onlinewww.toscanaoggi.it/Opinioni-Commenti/Restare-umani-accettando-vecchiaia-e-malattia
Subtitolo in stampawww.toscanaoggi.it, 03-03-2019
Fonte da stampare(Fonte: tratto dall'articolo)
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Banchini Mauro
Attori
Parole chiave: Depressione Eutanasia Solitudine