Il 9 giugno scorso sono stati presentati ad Ancona i risultati di “Resto a casa”: una sperimentazione che, fra il 2015 e il 2017, ha coinvolto 20 famiglie del comune di Ancona (Ambito territoriale sociale 11). Il progetto propone un nuovo modello di assistenza domiciliare per i malati di Alzheimer ed è stato realizzato dalla cooperativa sociale di tipo A, Gea, di Macerata. Vuole garantire sostegno a tanti nuclei che, al ricovero, hanno preferito l’assistenza domiciliare; punta sulla famiglia e si basa su principi bio-psico-sociali che considerano la persona nella sua globalità. Il servizio è stato garantito da una équipe sanitaria multidisciplinare composta da operatori socio-sanitari, infermieri, educatori, fisioterapisti, logopedisti, psicologi, medici specialisti e con il coinvolgimento di medici di medicina generale. Si è interagito attraverso ausili tecnologici, come la cartella socio-sanitaria su cloud, sensori per il monitoraggio del paziente e strumenti di rilevazione dei parametri fisiologici che sono automaticamente inviati alla cartella, messa a disposizione della famiglia, dell’équipe e del medico di medicina generale. I responsabili del progetto hanno voluto investire sulla famiglia come risorsa di sistema, fornendo supporto e formazione e, allo stesso tempo, offrire una nuova forma di assistenza all’anziano, riconoscendone i diritti di persona.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)