Uno studio pubblicato su 'Molecolar Psychiatry' e condotto su roditori dal team della University of British Columbia di Vancouver dimostrerebbe che la proteina beta-amiloide, considerata un fattore connesso allo sviluppo dell’Alzheimer, può trasferirsi attraverso il passaggio di sangue. Il nuovo studio ha rilevato che, quando un topo sano viene in contatto ematico (i roditori hanno in pratica 'condiviso' il loro sistema sanguigno) con un topo malato di Alzheimer (geneticamente indotto), inizia lui stesso a sviluppare placche amiloidi nel cervello. All'inizio, i topi sani hanno iniziato ad accumulare proteine nel cervello, e nel giro di 4 mesi, hanno mostrato uno schema alterato di attività cerebrale nelle aree deputate all'apprendimento e alla memoria. "E' la prima volta - assicura Weihong Song, che ha guidato l'esperimento - che si dimostra che la proteina beta-amiloide penetra nel sangue e nel cervello da un altro topo e causa segni di Alzheimer".
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)