Il Cardiff University, King's College di Londra e l’University of Oxford hanno coinvolto circa 300 anziani con lievi problemi di memoria in una ricerca per confrontare la 'composizione' del loro sangue. A partire dall'anno successivo al prelievo, circa un quarto del campione di anziani si è ammalato di Alzheimer mentre gli altri, pur avendo evidenti defaillance di memoria, restavano sani. Gli esperti hanno trovato significative differenze nella composizione del sangue degli anziani che si sono ammalati di Alzheimer rispetto a quella degli altri coetanei. La ricerca, pubblicata sul Journal of Alzheimer's Disease, punta alla predisposizione di un test per predire in anticipo se problemi di memoria possono trasformarsi, nel giro di qualche anno, in Alzheimer. Gli scienziati britannici hanno trovato nel sangue un set di 'indicatori molecolari' della malattia, dimostrando di poter predire l'Alzheimer qualche anno prima del suo esordio con un'accuratezza dell'85%.
(Sintesi redatta da: Antonella Carrino)