La “sindrome della fragilità geriatrica” è un decadimento funzionale e cognitivo che contribuisce ad aumentare il rischio di malattia e di morte; affligge il 15% degli over 65 italiani, e se ne è parlato in un convegno dal titolo “L’anziano fragile: dai meccanismi molecolari alla presa in carico clinica” presso l’IRCCS MultiMedica di Sesto San Giovanni. Uno studio della Fondazione MultiMedica Onlus, con il supporto di Fondazione Cariplo, punta ad approfondire i meccanismi che sono alla base di questo processo partendo dall’ipotesi che un midollo osseo “guasto”, in cui le cellule riparative non funzionano più come dovrebbero, sia la causa della fragilità e quindi di un invecchiamento accelerato. Si tratta del primo studio che mette in relazione la disfunzione del midollo osseo con la fragilità misurata attraverso un questionario standard riconosciuto a livello internazionale. In un secondo momento gli scienziati proporranno di intervenire con l’esercizio fisico e la terapia nutrizionale, per invertire il circolo vizioso che porta all’inattività, alla mancata forma fisica e alla disabilità.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)