I ricercatori dell’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova hanno utilizzato la stampa 3D su scala nanometrica per sviluppare un dispositivo ibrido che potrebbe aiutare a sviluppare trattamenti per le malattie del cervello e i tumori.
Il dispositivo stampato in 3D imita la barriera emato-encefalica (abbreviata in “BBB”), barriera semipermeabileche consente il passaggio di elementi come l’acqua e alcuni gas, ma blocca alcune neurotossine e altre sostanze.
In sostanza è stato costruito un sistema microfluidico, costituito da 50 canali cilindrici paralleli, che imita i microcapillari cerebrali, con ogni struttura tubolare con un diametro di soli 10 micron e pori di un diametro minuscolo di 1 micron. Questa “imitazione” del BBB verrà utilizzata per capire come e quali elementi possano penetrare la barriera emato-encefalica e colpire il sistema nervoso centrale, e conseguentemente, elaborare strategie terapeutiche per il cancro al cervello, l’Alzheimer, la sclerosi multipla e altre condizioni similari.
(Sintesi redatta da: De Felicis Dario)