Una dieta a base di grano saraceno ha un effetto curativo unico sull'organismo dei mammiferi, secondo i ricercatori dell'Università Federale Siberiana di Krasnoyarsk (Russia): il consumo di grano saraceno aumenta significativamente il livello della "proteina della longevità" (enzima che deacetila le proteine che contribuiscono alla regolazione cellulare in risposta a fattori di stress e nella longevità) ed ha diversi altri effetti positivi.
Il loro studio è stato pubblicato su Journal of Cereal Science. Secondo gli scienziati, un alto livello di SIRT1 rallenta l'invecchiamento e aumenta la resistenza dell'organismo allo stress.
Come spiegato dagli scienziati, meno calorie assimiliamo, più "proteine della longevità" il nostro organismo produce. Il digiuno avvia il processo di riparazione delle cellule, che ne aumenta la durata. Tuttavia i ricercatori dell'Università Federale Siberiana sono convinti che di tanto in tanto digiunare in nome della salute non sia la cosa giusta.
"Il digiuno è categoricamente controindicato per le persone con malattie gravi, donne in gravidanza o bambini. Il prodotto che aiuterà a produrre la quantità necessaria di SIRT1 è il grano saraceno o la farina, ampiamente usati non solo nella cucina russa, ma anche nelle cucine di Cina, Giappone, Corea e India, che, tra l'altro, è la patria storica di questo frumento", ha affermato la direttrice del dipartimento di Biofisica dell'Università Federale Siberiana Valentina Kratasyuk.
Gli scienziati dell'Università Federale Siberiana hanno notato che, a differenza del digiuno o diete ferree, il consumo di grano saraceno, anche in grandi quantità, non provoca una produzione eccessiva di SIRT1 e, quindi, non porterà all'effetto indesiderato di "sovrapproduzione", pericoloso per l'organismo: lo stress ossidativo.
(Fonte: tratto dall'articolo)