Con il nuovo codice gli enti del terzo settore che svolgono attività socio sanitaria, come le RSA, con l'addio alla qualifica di Onlus potranno optare per varie alternative ottimizzando il carico fiscale in funzione delle modalità di svolgimento dell’attività istituzionale. Come spiega in questo intervento il consulente del Governo Gabriele Sepio. "Nell’ottica di rendere più chiari i confini tra attività commerciale e attività non profit il codice del Terzo settore ridisegna i parametri su cui commisurare il carattere non commerciale dell’attività svolta. Spetterà agli enti verificare le proprie caratteristiche e il modello operativo al fine di selezionare la soluzione fiscalmente più conveniente tra quelle messe a disposizione dalla riforma".
(Fonte: tratto dall'articolo)