Il calo muscolare, con la massa magra che diventa sempre più povera, potrebbe anche aprire la strada al diabete di tipo 2, a prescindere al peso corporeo.
A segnalare il rischio è una ricerca apparsa su Journal of the Endocrine Society, coordinata da Rita Kalyani dell’Università Johns Hopkins.
Lo studio è stato condotto per tentare di trovare un rapporto tra la componente muscolare, cioè la massa magra, e un maggior rischio di sviluppare il diabete nella terza età.
La stessa Kalyani ricorda che «con l'invecchiamento, una massa corporea magra relativamente bassa era associata a una maggiore incidenza di diabete tra gli uomini ma non tra le donne, ed era parzialmente correlata alle dimensioni corporee».
Lo studio ha preso in esame poco meno di duemila persone, di entrambi i sessi, di età media intorno ai 59 anni al momento del reclutamento, poi seguite per sette anni.
I partecipanti sono stati sottoposti a misurazioni con un test specifico (assorbimetria a raggi X a doppia energia) per valutare la composizione corporea totale, la massa grassa, la massa magra e il contenuto di minerali ossei nel corpo e nelle gambe.
I test sono stati ripetuti ad ogni controllo e nel periodo di monitoraggio sono comparsi 134 nuovi casi di diabete.
Le alterazioni del metabolismo sono comparse soprattutto tra chi aveva una massa magra inferiore, quindi poco muscolo: uomini e donne con una percentuale più elevata di massa corporea magra totale avevano valori di glicemia inferiori sia a digiuno che nel test orale di tolleranza al glucosio a due ore.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)