Il Rapporto (“Unequal exposure and unequal impacts: social vulnerability to air pollution, noise and extreme temperatures in Europe”) dell’Agenzia Europea dell’Ambiente (AEA) , evidenzia i rischi dei cambiamenti climatici nelle grandi città e sulle categorie fragili. Al centro del documento c’è lo stretto legame tra i problemi sociali e ambientali in tutta Europa e il peso differente che queste minacce hanno sulla salute umana in stretto rapporto con i differenti livelli di reddito, istruzione e stato lavorativo in ogni singolo Paese. Nel Rapporto si legge che la politica e la legislazione europee hanno condotto a miglioramenti significativi delle condizioni di vita, sia in termini economici che di qualità dell’ambiente, ma le disparità tra le varie aree persistono. Per l’AEA, specialmente nelle regioni dell’Europa meridionale e orientale, serve un’azione mirata per proteggere meglio i poveri, gli anziani e i bambini dai rischi ambientali come l’inquinamento atmosferico e acustico e le temperature estreme. Bulgaria, Croazia, Grecia, Italia, Portogallo e Spagna sono le zone più colpite dalle temperature più elevate ma hanno anche bassi livelli di reddito e istruzione, livelli più alti di disoccupazione e una popolazione anziana più numerosa. Questi fattori socio-demografici possono ridurre la capacità delle persone di affrontare o evitare il caldo con effetti negativi sulla salute.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)