Le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (Ict) sono strumenti utili ad ampliare e consolidare le reti sociali e contrastare solitudine ed esclusione sociale degli anziani. Tuttavia, solo una minoranza degli italiani con età superiore ai 65 anni ha accesso a questi strumenti.
Man mano che le tecnologie dell’informazione e della comunicazione diventano sempre più importanti per accedere ai servizi, far circolare le informazioni e costruire e mantenere le relazioni sociali, gli anziani che non possiedono le competenze digitali per poterne “sfruttare” le potenzialità non hanno neppure gli strumenti per contrastare le nuove forme di esclusione sociale.
Le istituzioni ricoprono un ruolo chiave nel promuovere l’alfabetizzazione informatica delle fasce più deboli della popolazione e incoraggiare l’utilizzo “consapevole” delle Ict, ad esempio organizzando specifici corsi di formazione, con metodi didattici innovativi, che superino le resistenze di alcuni anziani.
Nel nostro paese gli anziani che non utilizzano le tecnologie dell’informazione sono i cosiddetti grandi anziani, le donne, le persone con un basso livello di istruzione, gli individui con occupazione (attuale o pre-pensionamento) di tipo manuale, le persone che vivono al Sud (solo per uso pc e Internet), i meno abbienti (il riferimento è alla qualità dell’abitazione e al possesso dei beni durevoli) e in difficili condizioni fisiche e cognitive (solo per l’uso del pc e di Internet). Sull’uso di Internet si giunge ad analoghe conclusioni. Sono poi ancora meno gli anziani attivi sui social network.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)