“Durante tutto il periodo di emergenza sanitaria i Patronati hanno mantenuto un presidio costante del territorio lasciando aperte le proprie sedi territoriali in modo da garantire ai cittadini un prezioso supporto, proprio quando gli istituti previdenziali, invece, chiudevano le loro sedi. Adesso è il momento che il Governo e il Parlamento facciano la loro parte”. È questo l’appello di cui si fa portavoce Gabriele Sampaolo, direttore generale del Patronato 50&PiùEnasco di Confcommercio.
Nonostante tutte le difficoltà i patronati sono stati costantemente al fianco dei gestendo milioni di pratiche di indennizzi, bonus, sussidi. Ma fondamentale è stata anche l’opera informativa e di sostegno offerta ai cittadini in un momento di particolare fragilità del Paese. Tuttavia, a causa delle minori entrate contributive Inps, dal Fondo patronati sono ‘scomparsi’ ben 71 milioni, che vanno a sommarsi ai tagli, lineari e a percentuale, susseguitisi negli ultimi anni. L’equilibrio del sistema dei Patronati rischia seriamente di esserne compromesso, a danno soprattutto dei cittadini.
I Patronati costituiscono anche i principali stakeholders degli Istituti previdenziali – Inps in primis – che se ne giovano e ne beneficiano in termini di elevati standard di qualità dei servizi e che ne ricavano enormi economie di gestione. Quale sarebbe il futuro del welfare, se il sistema dei patronati non riuscisse più a mantenere il proprio equilibrio? La Pubblica Amministrazione sarebbe in grado, con gli stessi costi e lo stesso livello di qualità, di assorbire quei milioni e milioni di domande che i Patronati gestiscono ogni anno?.
“Per tutte queste ragioni, conclude Sampaolo, confidiamo che nel prossimo decreto ‘Ristori’ vengano stanziate le risorse necessarie a garantire ai patronati di poter continuare ad esercitare il loro ruolo, garantendo a cittadini e Pubblica Amministrazione un servizio di alta qualità e professionalità”.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)