Walter Schels ha realizzato il progetto fotografico Noch Mal Leben: una serie di scatti raffiguranti alcuni malati terminali mentre erano ancora in vita e subito dopo la loro morte. In un’intervista al Guardian, Schels ha dichiarato di essere, da sempre, terrorizzato dalla morte; fin dai bombardamenti subiti a Monaco durante la seconda guerra mondiale. Alla vigilia dei suoi 70 anni, nel 2002, costretto a confrontarsi con l’idea della sua stessa morte, il fotografo ha deciso di sfidare questa paura. Per farlo ha scelto di usare la sua arte. Ha visitato alcuni hospice di Amburgo e Berlino, e lì ha chiesto ai pazienti di partecipare al suo progetto; la sua compagna lo ha accompagnato e ha raccolto le storie di vita dei malati fotografati. Molti, ormai soli e amareggiati, hanno accettato di buon grado nella convinzione di partecipare ad un progetto di sensibilizzazione sul tema e per lasciare una testimonianza di sé. Schels ha proseguito nella sua sfida, e ha dichiarato di aver col tempo perso la sua fobia, imparando anzi a valorizzare la vita e le relazioni d’amicizia e parentela.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)